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Rimini e Roma: vacanze di Natale all’insegna del lusso (ma non solo)

by Webmaster last modified 2008-08-01 10:46

Itinerario trasversale in due grandi alberghi, a Roma e a Rimini, tra assaggi dal sapore completamente diverso

Questa volta dovrete percorrere qualche centinaio di chilometri per completare l’itinerario che vi proponiamo. I punti di riferimento sono due alberghi, uno storico e l’altro appena nato ma già famoso. Per stazionare come clienti sono richiesti portafogli molto gonfi, ma anche passarci davanti è un belvedere, o almeno un vedere curioso. Soprattutto, potete annusare l’atmosfera che si respira nei quartieri in cui sono installati: due facce della stessa Italia, con richiami alla dolce vita da una parte, e a una realtà multietnica e all’insegna delle migrazioni (e dell’immigrazione) dall’altra.

ES, Roma

ES sta per Esquilino. E infatti è proprio nel colorato, profumato e rumoroso quartiere Esquilino che ha da poco aperto i battenti l’albergo, unico testimone della categoria ‘5 stelle de luxe’ in tutta la città. La struttura è bianca e ipermoderna, e fa da contrasto con la ‘casba’ di un quartiere 'emergente' e multietnico (a proposito: a due passi dall’albergo c’è il mercato coperto dell’Esquilino. Andateci per odorare profumi e assaggiare sapori che arrivano da lontano ma che ormai sono sempre di più anche nostri). L’ES è una cellula autosufficiente che dialoga costantemente con l’esterno: dalla hall di ingresso sono ben evidenti gli scavi archeologici, e dalle camere la vista è sulla stazione ferroviaria di Termini, uno dei simboli della città e del suo rinnovamento. Non lasciatevi ingannare dall’iperlusso: l’atmosfera all’interno è rilassata, il personale è vestito ‘casual’, e a dominare – oltre al leit motiv del sasso - sono il bianco, l’acciaio, il grigio, il nero e il cristallo. Le camere sono comode e ipertecnologiche, con vasche e docce nel mezzo delle stanze, secondo i recenti dettami dell’arredamento per il benessere. Chiaramente non mancano il beauty center e la piscina zen.

Grand Hotel, Rimini
Di tutt’altro sapore è il soggiorno presso il Grand Hotel, sul lungomare di Rimini, ‘la favola del lusso, dello sfarzo orientale’ (Federico Fellini). In effetti, qui tutto sa di lusso ‘vecchia maniera’: la presenza imponente, la facciata in stile Belle Epoque, le palme e i pini maestosi del giardino e, all’interno, la hall dai colori tenui, l’ascensore con tappetino orientale e mobiletto bombato, i corridoi in rosso pompeiano.
L’associazione con il regista riminese Federico Fellini è immediata: reso immortale dal film Amarcord, l’hotel è stato fonte di ispirazione per il maestro, anche nei suoi sogni di bambino.
Fellini soggiornava alla suite 315 (secondo piano), durante i suoi brevi periodi di permanenza nella cittadina adriatica.

Lavori in corso
Se siete venuti fin qui, non potete rinunciare a una visita alla Fondazione Fellini, nella centralissima Via Oberdan. Nata grazie all’iniziativa della sorella del regista, Maddalena, la Fondazione raccoglie e cataloga i materiali prodotti da Fellini, soprattutto gli schizzi realizzati per le scenografie dei film e i disegni originali di Fellini-fumettista, collaboratore della rivista Marc’Aurelio.
Presto la Fondazione si sposterà al cinema Fulgor per consentire i lavori nella sede attuale: il progetto è di trasformarla, entro la fine del 2003, in un museo multimediale dedicato all’autore.


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