All'ombra del Vesuvio
Non solo il piu' antico e celebre tra i vulcani attivi del mondo ma anche un Parco Nazionale e una ricca testimonianza storica

O Vesuvio domina lorizzonte E/SE del golfo napoletano. Il più antico e celebre fra i vulcani attivi del mondo a volte si mostra "con la neve bianca sulla capuozza". Moltissimi ne raccontano di visioni impressionanti e sublimi, della feroce montagna e dei suoi meravigliosi dintorni.
La sua celebrità risale alla catastrofica eruzione del 79 d.C. che in tre giorni distrusse le vicine città di Pompei, Ercolano e Stabia. Essa fu tanto violenta e spettacolare da innalzare una colonna di fumo fino a 32 km di altezza.
Plinio ne diede notizia in quella che oggi è la più antica testimonianza* scritta di uneruzione. Leggendo la lettera e guardando la semplice animazione realizzata dal Gruppo Nazionale di Vulcanologia possiamo anche capire come mai, per la vulcanologia, le eruzioni di tipo esplosivo sono chiamate Pliniane.

Numerose sono ancora oggi le testimonianze dirette che si possono cogliere girando per i comuni vesuviani, come ad esempio la lava solidificata fra una casa e laltra.
Oggi lattività del Vulcano è quiescente come testimoniano a volte i pennacchi bianchi chiamati fumarole, che ornano la vetta.
Dal 1995 il Vesuvio è anche il più piccolo Parco Nazionale con i suoi 10.000 mq, certamente uno dei più ricchi per storia e cultura. Grazie alla sua istituzione è ora più agevole la valorizzazione del territorio circostante, dei suoi prodotti e delle sue tradizioni.
I sentieri del parco sono molti e la salita al cratere può seguire diversi itinerari.

Lungo il cammino per raggiungere limpervio crinale si può godere del vigore lussureggiante della vegetazione, delle distese di ginestre che contrastano con le lave nere e delle farfalle dai colori sulfurei. Tutto sembra testimoniare una frenesia vitale in contrasto con la precarietà dei luoghi.
