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Girare l'Italia con un dito

creato da Marcello Parmeggiani ultima modifica 20/06/2008 15:14

C'e' un gruppo di ragazzi che ha deciso di attraversare l'Italia in autostop facendo tappa in strutture impegnate nel sociale o autogestite. Intervista a Nicola De Gregorio, organizzatore di un'iniziativa che e' una sfida a tempo tra gli equipaggi, e molto di piu'

Girare l’Italia con un dito "Certo, un minimo di contegno nel look è importante, ma sono altri i suggerimenti che ti posso dare per farti andare ovunque in autostop. Seguimi".
Nicola De Gregorio, 23 anni, originario di Cammarata (Agrigento), ce l’aveva in testa da tempo, ma quest’estate il suo progetto si fa: un Giro d’Italia in autostop tra equipaggi di due persone in tappe di circa 400 km al giorno. "Dal 29 luglio al 7 agosto: di giorno sarà una gara a tempo, ma di sera si trasforma una possibilità di conoscere i tanti ‘cantieri sociali’ sparsi in Italia che ogni giorno, senza clamore, cercano di costruire un mondo più libero e giusto".

Al nord, al centro, al sud: Nicola li ha contattati tutti, spesso di persona, spiegando loro con cura lo spirito di "Carovana in viaggio" e trovando ovunque grande disponibilità ad accogliere gli autostoppisti. "Ovvio, ci sarà da dare una mano per ricambiare l’ospitalità – spiega Nicola al telefono – ma è il contatto, l’incontro e lo scambio con luoghi e persone diverse che ci accomuna e che vogliamo trasmettere ai neofiti che viaggeranno con noi".

Alla Carovana può partecipare quindi chiunque? Si può fare anche solo una delle tappe del giro? Affermativo. I team si suddividono in equipaggi da due (spesso ragazzo e ragazza) dandosi appuntamento in luoghi prestabiliti per la partenza e l’arrivo. In mezzo c’è la giornata di viaggio. "E ti pare poco?" mi dice Nicola, "attraversi dialetti, confini, paesaggi, conosci persone con storie eccezionali". Ma con lo scopo di arrivare anche prima degli altri equipaggi. "Esatto: fa fede l’orario dello scontrino di una consumazione presa all’autogrill d’arrivo".
Ingegnosamente insindacabile. E quali sono le ‘oasi’ presso cui dormirete? "Ti cito ad esempio la "Solesud" di Casal di Principe, (Caserta), dove arriveremo per il raduno dei giovani di ‘Libera’, il raggruppamento di associazioni antimafia che fa capo a Don Ciotti. Quella sera – dice orgoglioso Nicola - dovrebbe esserci anche il concerto di Guccini: manca solo la conferma ufficiale. A Fiesso Umbertiano invece ci aspettano i ragazzi di "Emmaus", che ci hanno messo a disposizione delle bici per farci arrivare dal casello autostradale alla loro comunità, e di sera una sfida di calcio con i ragazzi del paese".

Ma sembra che l’autostop non viva una stagione di grande popolarità in Italia. Anche se Nicola su questo non è d’accordo, anzi ci regala alcune dritte sulle tecniche dello ‘strappo’ che per anni gli hanno consentito di spostarsi ovunque. "Innanzitutto tranquillizza il tuo automobilista, aspettalo per esempio all’autogrill, avvicinati a lui con un atlante tra le mani, anche se conosci benissimo il tragitto. E poi attenzione alla targa della macchina, o meglio alla località dell’autosalone dove è stata comprata. 90 su 100 – sorride Nicola – ti porterà proprio lì".
E allora zaino in spalla e pollice in fuori. Si parte da Messina alla fine di luglio, ma ci si può aggregare da qualsiasi luogo.

La Carovana aspetta nuove adesioni allo 0339-5860028, oppure alla mail nicoladegregorio@libero.it

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